Poesie #22

Sono vela, forse un clipper, sono schiavo o padrone del mio vento? E tu? E tutti gli altri? Combattiamo affannosi il vento e cadiamo come gocce stanche per poi rinascere senza lamenti. Due poesie di crescita e di rinascita.



cammino.jpgImage CC0 Creative Commons – Pixabay

Sangue e Argilla

Io sono vela
Dio del mio mare
sangue e argilla
pallottole e dolore.
Navigo senza stelle
Dio della notte
corde di viole
vento nelle note.
Io sono lampo
Dio della mia luce
lucciole nel campo
anime prima del tuono.
Accomodati al mio ingresso
Dio della gloria
lucido ossesso
della perduta storia.


Il Cammino

Ho camminato sentieri di uva bianca
In un mattino di rugiada e moscerini in danza
e son crollato come goccia stanca
deposto, avevo, armi e la mia veemenza.
Rinacqui dall'alba umida d'autunno,
Da quella luce crescente che non scalda,
Ma che disperde nebbia e sonno
Combattendo le tenebre fiera e spavalda.
Ho bagnato il viso e forse era pioggia
Nel risuonare delle note di una campana,
Religiosa sveglia per chi nel sonno alloggia,
Che nel richiamo unisce, luce e meridiana.
Ho camminato lungo il fiume lento
Con gli occhi chiusi al mondo,
Mi son lasciato andare, clipper al vento
Ed ho raggiunto il tuo mare, dove io sprofondo.

argilla.jpgImage CC0 Creative Commons – Pixabay




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