In questi giorni ha fatto capolino un sito, rilanciato da più di qualcuno, che elenca tutti i prodotti "uccisi" da Google nelle cosiddette pulizie di primavera, che poi in realtà da qualche tempo si fanno tutto l'anno in modo indistinto.
schermata presa dal mio computer
L'elenco non è nemmeno completo, visto che mancano ad esempio Inbox e proprio in queste ore è stato annunciato che verrà chiuso Hangouts e Allo, due sistemi di messaggistica tra le mille mila che Big G ha proposto nell'ultimo lustro, tanto per "non far confondere l'utenza" che ovviamente non ci si raccapezza.
Il punto a cui voglio arrivare però è un altro. Ci si può affidare a Google? Sicuramente ci si può fidare, almeno ragionevolmente, ma affidare, cioè fare affidamento sui loro servizi, ecco è un altra questione.
Voi direte "embè, sono servizi gratuiti". Fino ad un certo punto, perché molti di questi sono proposti anche a livello business, nella G suite, dove si paga un abbonamento mensile. Il fatto è che se si inizia ad usarli a livello aziendale e poi te lo levano di colpo, sono danni ben al di là del costo mensile del servizio.
Questi fanno uscire servizi di cui non si ha la minima certezza sul loro ciclo di vita, possono durare anni come qualche mese, o addirittura qualche settimana. Certo non li chiudono mai nel giro di poco tempo, lasciano sempre un ragionevole tempo per cercarsi altro. Tuttavia viene da chiedersi dopo tutte queste reiterate chiusure che fanno supporre sia un loro metodo aziendale oramai consolidato, se al prossimo giro conviene affidarsi al loro calendario o alla loro posta.