Nel passato lavorativo, forse l'avrò scritto qualche volta, non ho sempre fatto l'informatico. All'inizio grazie allo Stato e alla Naja (stranoMaVero) con la patente C ho sfruttato questa possibilità guidando il camion.
Certo se lo dovessi fare oggi quel mestiere, è da spararsi. E' completamente diverso da allora, tra GPS satellitari, cronotachigrafi digitali, tutor e autovelox vari, certe "mandrakate" non le avrei potute fare. Poi avevo 20 anni e guidare era anche divertente.
L'ultima azienda per cui lavorai come autista aveva un camion che era una bomba, cavalli a profusione e siccome era un frigo a 4 sezioni compartimentate, il peso dei motori frigoriferi era posto in basso, molto in basso. Che bilanciava il peso del motore, in pratica il mezzo era inchiodato a terra e permetteva certe evoluzioni degne di un auto sportiva. Non ultimo a lunghezza è stato il camion più corto che abbia mai guidato, saranno stati 6 metri al massimo.
Un giorno, penso proprio fosse un febbraio di oltre 25 anni mi avvio con le mie consegne, si partiva presto alle 6 del mattino. Destinazione montagna. A 20 anni le previsioni meteo? tse, che sono? chi le ha mai viste? sono invincibile. Parto dall'azienda, imbocco l'autostrada, sembrava una giornata come le altre, non pioveva, la strada era ok. Salvo che al primo cartello luminoso, e oserei dire minaccioso, parlava di catene, neve alta e robe del genere.
Quando esco dal casello, nulla di che, un po' di nevischio, ho certamente visto di peggio. Tutta la statale uguale, anzi sembrava quasi che la neve "non attaccasse". Poi come succede spesso in montagna, tutto cambia ad una distanza e velocità incredibile. Due tornanti e la questione era parecchio diversa, ci sarà stato almeno un metro. Con il peso del mezzo trotterellavo tranquillo, tanto da sorpassare più di qualcuno in auto che era invece in difficoltà.
Arrivo dal primo cliente, una casa di riposo gestita dalle suore. Che le suore non le trovavo, nel senso che era tutto aperto, ma non ci stava nessuno. Erano tutte a pregare (erano circa le 7 del mattino) e la scena l'ho rivista anni dopo nel film "28 giorni dopo" quando il protagonista entra nella chiesa e gli infetti sono tutti ammassati verso l'abside. Una si accorge di me e viene a firmarmi la bolla di consegna.
Esco e la situazione è decisamente peggiorata, niente mo' devo girare il camion e di solito andavo 3-400 metri più su, in un incrocio dove potevo manovrare con calma. Rifaccio la stessa cosa anche quel giorno, ma come piazzo le gomme posteriori sulla strada laterale dell'incrocio rimango li. Il camion si affossa e non c'è storia di farlo uscire.
Ok mi tocca mettere le catene. E allora come oggi le catene so di averle, ma di montarle... ecco quella è un altra storia. Dopo circa un ora e mezza inchiodato li, sotto la neve e al freddo, al terzo/quarto tentativo di montarle vedo con la coda dell'occhio una figura nera che si staglia in lontananza nel bianco accecante. Di nero però non aveva nulla, anzi.. sta buon'anima, un residente di Paluzza, vedendomi in difficoltà da casa sua, è venuto a darmi una mano, cioè ad insegnare al pirla ventenne come si montano le catene... per altro rotte.
E lo fece bene, perché quel giorno montai e smontai le catene diverse volte, visto che ogni volta che scendevo verso una valle, la neve c'era a mala pena e per non distruggere le già malandate catene (e le gomme) mi toccava toglierle per rimetterle quando risalivo nelle altre zone.
Dopo 3-4 saliscendi ero il "master of the snow chains" (il mago delle catene da neve) cioè... mi sentivo come tale. Ma ovviamente dovevo concludere la giornata alla grande. Mentre scendo da uno di questi paesini vedo una vettura sul lato della strada e a fianco un "gran pezzo" di signorina, che pur imbacuccata dal giubbotto si intuiva essere (ed era) tale.
Eh beh, devo tornare il favore del buon uomo di prima. La ragazza è disperata, è rimasta bloccata li ma non riesce a mettere le catene. Sembrava una scena dei film di Vanzina. "Ci penso ioooo a mettere le catene"... "10 minuti e taaac, ti rimetto in strada".
Ho scoperto in quel momento che mettere le catene al camion e mettere le catene alla macchina non sono la stessa cosa. Forse le catene in questione non erano manco della misura giusta, certo è che girare con la mano dietro ad una gomma da 14/15 pollici e ben diverso che farlo su una da, boh saranno stati 30 pollici. Dopo una mezz'ora è la stessa ragazza a cercare di levarmi d'impaccio "vabbè non importa, grazie lo stesso".
E se fossi stato nel film di Vanzina, sarei passato dal ruolo di De Sica che fa il figo di turno a quello di Boldi che prende il due di picche.