Non seguo il calcio e non me frega nulla di questo sport. Però è talmente pompato a livello mediatico che poi le notizie arrivano anche ai menefreghisti come me. Per cui sono stato edotto della mancata partecipazione della nazionale italiana ai mondiali di calcio della scorsa estate, che per alcuni era una tragedia. A cui francamente il sottoscritto appare del tutto normale, le società comprano stranieri a peso d'oro, perché gli italiani (indipendentemente dal colore della pelle) sono blindati dai cosiddetti cartellini delle società dilettantistiche. Che mi chiedo come diavolo faccia ad essere legale una cosa simile, boh..
Ma poi arrivano anche le notizie, come gli scontri e i morti tra i tifosi. A parte che chiamarli tifosi mi sembra del tutto inesatto ed ingiusto. Il tifoso inteso come supporter è quello che si spara centinaia di km, sta al freddo per seguire la propria squadra di calcio. Gli ultras invece del calcio non gli frega nulla. Il solo fatto che questi si menino sino a cercare lo scontro mortale dice tutto sulla demenza che li opprime.
Si menano esattamente per cosa? perché tizio ha la maglia o la sciarpa di un colore diverso dalla tua? In quale momento e perché diventano nemici da uccidere? E non si parla neanche di ragazzetti, ma gente sopra la trentina.
E poi c'è il soggetto sportivo e quello giuridico, cioè lo Stato, che forse sono più stucchevoli di quelli che si menano. L'imperativo è solo uno "the show must go on". Non si può fermare perché è peggio, certo magari nell'immediato con N mila persone in uno stadio, ma successivamente? no, passa tutto in cavalleria. "Ha da passà la nuttata" quel tanto che basta perché il momento dell'indignazione passi e si continui tutto come era prima. E questo modus operandi lo ricordo da quando ero alle medie, un compagnuccio di scuola fece un compito in cui si immaginava delle capsule al posto delle sedute per evitare gli scontri tra ultras.
Lo show non si può fermare realmente perché il denaro comanda et impera, questa è la verità. Che crepi questo o quello, chissene. Quando valgono quelle vite? nulla. Questo giro è toccato ad un ultras, che onestamente "i don't feel bad for him" lo dico in inglese per sembrare meno rude, ma quando successe che la vittima fosse un poliziotto? Una persona, magari pure marito o padre di famiglia, che è li per lavorare e della fazione X o Y non gli frega nulla. Fossi io il premier altro che porte chiuse o poteri forti del denaro, il campionato finisce li e lo rivedete fra due anni. Per colpa di uno pagheranno tutti, è ingiusto ma giusto.