Lady Bird: irriverente romanzo di formazione


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Lady  Bird

Emancipazione e formazione di una gran donna



    LadyBird  

E' opinione comune che negli ultimi 20 anni il cinema abbia perso quella potenza e quella autorialità che aveva sempre contraddistinto la settima arte nelle varie fasi della sua storia.

Tralasciando la fondatezza o meno di questa leggenda metropolitana possiamo attestare che nell'ultimo biennio il cinema sembra aver regalato oltre che grandi film anche nuovi grandi autori.

Pensiamo a giovanissimi astri nascenti come Damien Chazelle e Xavier Dolan, passando per Martin McDonagh e Jordan Peele.

Basta dare poi uno sguardo ai 10 titoli che hanno popolato le nomination a miglior film per l'Oscar 2018 per rendersi conto che ci troviamo di fronte ad un periodo particolarmente florido e ispirato per la cinematografia. Tre Manifesti ad Ebbing Missouri è stato senza dubbio il capolavoro di questi ultimi 12 mesi, con Shape Of Water ad incantare e Dunkirk a deflagrare nelle sale in tutta la tua potenza. Tanto cinema d'autore grazie agli stupendi Il Filo Nascosto e Call Me By Your Name, tanta storia con L'Ora Più Buia e The Post, fino ad arrivare allo strano Horror Giallo di Get Out.

Ad affiancarsi a questi ottimi film anche un'opera prima di una film di Sacramento nata nel 1983 ed in lizza anche come miglior regista agli ultimi Oscar.

Il film si intitola Lady Bird e la donna dietro tutto è Greta Gerwig.

La pellicola è ambientata a Sacramento nel 2008 ed ha come protagonista una giovane adolescente vispa, eccentrica e problematica ma ricca di sogni e ambizioni troppo grandi per la mentalità provinciale di Sacramento.

Se state scorgendo tracce di autocitazionismo siete sulla strada giusta perchè LadyBird è essenzialmente un romanzo di formazione che ha come protagonista la stessa Greta Gerwig.

A rendere eccezionale la storia ci pensa l'attrice che incarna Christine, alias Lady Bird, alias Greta Gerwig è una incredibile Saorsie Ronan, anche lei meritatamente cancidata all'oscar per la terza volta nonostante abbia solo 24 anni dopo le candidature per Espiazione e Brooklyn.

Per chi non conoscesse la Ronan questo potrebbe essere il film capace di non farvela più dimenticare. L'attrice newyorkese appare frizzante, sbaraglina ma al tempo stesso interiormente fragile e testarda proprio come sua madre Marion interpretata da una eccezionale Laurie Meltclaf qui alla prova attoriale della vita, che le è valsa una nomination all'Oscar 2018, primo della sua carriera.



Solo perché una cosa sembra brutta,
non vuol dire che sia moralmente sbagliata.


Sarà il rapporto madre-figlia uno dei cardini di tutto il film, un rapporto che non a caso apre e chiude la pellicola mostrandoci una relazione tanto complicata quanto amorevole. Un amore che non passa per baci, coccole, carezze e permissivismo ma tutt'altro si articola su scambi spesso duri, severi e antipatici che nascondono però una voglia di creare una vita ricca di principi e affetto, basata su un'educazione invidiabile ma mai rigida e una presa d'atto dei propri mezzi come viatico per l'accettazione di se stessi e del proprio ruolo nel mondo.

Ed è proprio qui che Christine trova lo scontro con la madre e la voglia di evasione dalla piccola Sacramento. La giovane ha uno spirito ribelle che la spinge a rifiutare di essere chiamata con il proprio nome di battesimo in favore di un nome scelto di sua sponte, Lady Bird appunto, che rappresenta al tempo stesso rottura con le sue radici ed emancipazione come piccola donna.

Perchè se qualcosa questo film vuole rivendicare è la voglia, il coraggio, la determinazione delle donne forti e sognatrici che pur di mettersi in gioco ed autodeterminarsi sono disposte a mettersi in situazioni scomode anche con le persone che amano e soprattutto son capaci di comprendere strada facendo il ruolo determinante di quelle stesse persone.

Lady Bird non è, dunque, "solo" un romanzo di formazione ma è anche un racconto tutto al femminile che rifiuta il già visto abbracciando invece toni più dissacranti e ficcanti. Lo fa attraverso la protagonista e la sua storia ma guardando oltre, guardando al futuro, guardando alle conseguenze di quella scelta che portano di fatto al raggiungimento della maturità prima, dell'emancipazione poi e della realizzazione dei propri sogni infine, culminata appunta dalla nascita di questo film e dal successo riscosso. L'ennesimo prodotto di qualità che prova a parlare di femminismo ed emancipazione rifiutando ogni clichè, vibrando nell'aria come un uccello, attraverso gli occhi dell'inimitabile Lady Bird.



 Le persone accettano tranquillamente un nome che è stato dato loro dai propri genitori ma poi non sono libere di credere in Dio!?



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Perso tra le montagne di Twin Peaks mi ritrovai ad Albuquerque dove un furgone mi trasportò a Westeros e a Westworld successivamente dove ritrovai una cabina telefonica inglese con un Dottore pronto a giocare a Basket o a Calcio con me e a parlare di sociale, politica, futuro, persi come fossimo sull'isola di Lost.





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