[ITA] L'immagini e il contenuto sono proprietà dell'autore e realizzata su Dada [ENG]The images and content are the property of the author made on Dada
[ITA] Cari steemies,
dopo la pausa natalizia, oggi torno a parlarvi di maschere. Prosegue il mio progetto su Dada che nei giorni scorsi si è arricchito grazie al contributo di alcuni artisti.
Per ora vorrei soffermarmi sulla quarta maschera
nata dalla mia immaginazione che vedete come copertina.
[ENG] Dear steemies,
after the Christmas break, today I'm going to talk to you about masks. My project continues on Dada which in recent days has been enriched thanks to the contribution of some artists.
For now I would like to dwell on the fourth mask
born of my imagination che vedete come copertina.
[ITA] L'immagine è CC0 Creative Commons Pixabay [ENG] The image is CC0 Creative Commons Pixabay
[ITA] L'immaginario che ho riconosciuto questa volta potrebbe riferirsi alla tradizione giapponese.
In particolare trovo somiglianza
nei colori scelti, bianco, rosso e nero e nell'espressione enigmatica.
Le maschere in Giappone sono utilizzate nel Teatro Nō, una forma di teatro tradizionale nato nel XIV secolo basata sulla stilizzazione di ogni forma di espressione tendendo ad un ideale di bellezza essenziale grazie all'annullamento delle linee del corpo per mezzo di costumi sfarzosi, alla modulazione della voce e a maschere che nascondono le espressioni del viso.
Una delle caratteristiche che mi ha colpito maggiormente nel Teatro Nō è che le maschere vengono scolpite nel legno in modo tale che la luce, a seconda del movimento dell'attore, assuma espressioni differenti dandogli la possibilità di esprimere diverse emozioni e sentimenti.
Provate a immaginare questa bambina dai capelli rosso fuoco
danzare nello spazio con movimenti lenti e delicati... quale storia ci starà raccontando?
P.S. Questa forma di teatro è praticata tradizionalmente solo da attori maschi, ma mi piace ipotizzare che una furba bambina si sia intrufolata in un camerino per indossare la maschera @.@
[ENG] The imaginary that I recognized this time could refer to the Japanese tradition.
In particular, I find similarity
in the chosen colors, white, red and black and the enigmatic expression.
The masks in Japan are used in the Teatro Nō, a traditional theater form born in the fourteenth century based on the stylization of each form of expression tending to an ideal of essential beauty thanks to the cancellation of the body lines by means of costumes opulent, to the modulation of the voice and to masks that hide the expressions of the face.
One of the features that struck me most in the masks of the Teatro Nō, traditional Japanese theater, is that the masks are carved in such a way that the light, depending on the movement of the actor, takes different expressions giving it the possibility of express different emotions and feelings.*
Try to imagine this red-haired girl
dancing in the space with slow and delicate movements ... which story will she tell us?
P.S. This form of theater is traditionally practiced only by male actors, but I like to hypothesize that a smart girl has snuck into a dressing room to wear a mask @.@
[ITA]Ma che cos'è DADA?
Per chi ancora non lo sapesse
DADA è un social basato su blockchain dove si comunica attraverso il disegno. In pratica si realizza una propria illustrazione digitale direttamente nel proprio profilo, dopodiché gli altri possono proseguire con un altro disegno, creando delle vere e proprie sequenze/conversazioni.
. . .
Li trovate anche qui su steemit @dadanyc!
[ENG]But what is DADA?
For those who still do not know
DADA is a social based on blockchain where you communicate through the drawing. In practice, you create your own digital illustration directly in your profile, then the others can continue with another drawing, creating real sequences/conversations.
. . .
You can also find them here on Steemit @dadanyc!
A big hug! Se you soon!
Isa