Pastori e Principi

La rappresentazione della Natività, proposta per la prima volta da san Francesco d'Assisi, ha subito nei secoli varie modifiche significative, numerosi apporti creativi ed il prezioso contributo artistico di raffinati artigiani. Non deve sorprendere che i personaggi rappresentati dalle caratteristiche statuette, talvolta addirittura a grandezza naturale, vestano costumi di epoche e regioni differenti, così come deve essere accettata di buon grado persino la presenza di mestieri e botteghe inesistenti duemila anni fa. I costumi di stoffa e gli accessori in miniatura, ma funzionanti, completano le figure costruite nel XVIII secolo le quali, talvolta, venivano ornate con i monili autentici dei danarosi committenti. Eppure, almeno per una notte, le differenze e le miserie tipiche degli esseri umani non devono avere alcun significato.

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3 personaggi di un settecentesco presepe artistico

Questo è il concetto universale che ha ispirato sia i grandi maestri che gli artisti minori nel momento in cui ciascuno di loro ha voluto fornire la propria personale rappresentazione della Notte di Natale. E, se è vero che anche i modesti presepi domestici, improvvisati con gli angioletti e le pecorelle di plastica o di altri “materiali poveri”, comunicano un messaggio sempre attuale, allora è opportuno ricordare la famosa domanda di una commedia del grande drammaturgo napoletano Eduardo De Filippo: «Te piace 'o presepio ?»
Frammenti di un antico presepe di cera ed un "Bambinello in legno

Testo e fotografie di adinapoli (s)
Le fotografie sono di proprietà dell'autore.

ENG
Pastors and Princes - The representation of the Nativity, proposed for the first time by St. Francis of Assisi, has undergone various changes over the centuries, significant creative contributions and the precious artistic contribution of refined artisans. It is not surprising that the characters represented by the statuettes, sometimes even life-size, wear costumes from different eras and regions, as well as the presence of non-existent crafts and workshops two thousand years ago must be accepted. At least for one night the differences and miseries typical of human beings must not have any meaning. The costumes of cloth and miniature accessories, but working, complete the figures built in the eighteenth century which, sometimes, were adorned with the authentic jewelry of the wealthy patrons. This is the universal concept that inspired both the great masters and the small artisans when each of them wanted to provide their own personal representation of Christmas Eve. And if it is true that even the modest domestic cribs, improvised with plastic sheep and other "poor materials" communicate a message that is always current, then it is worth remembering the question of the great Neapolitan dramatist of the 20th century Eduardo De Filippo: «Do you like 'o presepio? »

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