Anche se l'”epica scalata annuale” e' gia stata compiuta ho mantenuto l'abitudine, domenica pomeriggio, di farmi una
camminata di 7/8 km.
La domenica non mi alleno ma di restare fermi non se ne parla.
Questa volta ho fatto un giro a Giaveno, il paesone a 6 km da dove vivo nel torinese a, 35 km dal capoluogo.
Fra l'altro da Giaveno e' partito Pogolotti che nel 1911 costrui' all'Avana, Cuba, il Barrio Pogolotti.
A Cuba gli hanno dedicato un quartiere, a Giaveno una minuscola borgata, in Italia le cose vanno cosi'.
Giaveno e' un ricco paesone, da Giaveno puoi scendere verso i laghi di Avigliana e dirigerti a Torino, andare a Trana e scavallare verso Piossasco ed il Pinerolese oppure salire a Coazze dove finisce il mondo, oltre c'e' l'Aquila e le sue montagne.
Paese ricco, ma sono soldi vecchi di generazioni, nulla di nuovo.
Il giavenese e' il classico piemontese, intriso di cortesia sabauda, ma non fatevi ingannare.
Si fidera' di voi se prima si e' fidato di vostro nonno altrimenti restera' eternamente diffidente.
Io sono un torinese, capitato da queste parti per caso...o per il Karma visto che mia nonna arrivava da Selvaggio, un paesino fra Giaveno e Coazze dove c'e' una borgata chiamata Bergeretti che
era esattamente il suo cognome.
Nulla alla fine avviene per caso.
Vi avevo raccontato il retroscena del sindaco Giacone, preso a martellate da un elettricista di Coazze convinto, credo a ragione, che il primo cittadino gli trombasse la moglie, guarda caso,
cubana.
Si fece quasi 2 mesi di ospedale.
A Giaveno quasi ogni domenica c'e' una fiera o una sagra, soprattutto e' la citta' del fungo, proprio in questo periodo c'e' una fiera che culminera' domenica.
Non vi posso assicurare che tutti gli espositori mettano in mostra porcini autoctoni, magari alcuni arriveranno dalla Slovenia.
Le foto le ho fatte durante la camminata.
