Italia, mezzo piede fuori - Italy, half a foot out [Multilanguage]

2022_FIFA_World_Cup_England_6–2_Iran_-_(32).jpg
Fars Media Corporation, CC BY 4.0, da Wikimedia Commons

See this Post in Any Language Powered by steem-fanbase.com

ORA SI PUO' SOLO VINCERE

Uno dei commenti più gettonati, al termine della partita che ieri ha visto il ritorno dell'Italia a Wembley, dopo il trionfo di Euro 2020, è stato il seguente:

Con Allegri in panchina al posto di Spalletti, questa partita non l'avremmo mai persa...

Quanta percentuale di verità si nasconda dietro a queste parole è materia opinabile, a seconda dei giudizi personali e del modo di vedere il calcio di ciascuno di noi, e soprattutto impossibile da verificare, ma personalmente la ritengo un'affermazione quanto meno avventurosa.

L'Italia sconfitta 3-1 ieri sera dagli inglesi ha commesso sicuramente delle ingenuità difensive che le sono costate care e che, forse, con una difesa più bassa, specialmente dopo il vantaggio, si sarebbero potute evitare, ma allo stesso tempo in mano ad un ultra-difensivista come l'attuale allenatore della Juventus, non avremmo verosimilmente mai assistito all'ottima prima mezz'ora dei nostri e nemmeno al goal della speranza.

Scamacca_(cropped).jpeg
Gianluca Scamacca, Egghead06, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

L'ideale sarebbe incarnato da un sapiente mix delle due filosofie di gioco, interpretando all'occorrenza, ora in un modo ora in un altro, i diversi momenti della partita, ma questa capacità tuttavia oggi sembra nelle corde solo di un limitatissimo numero di tecnici.

Probabilmente tra i due, per buona parte dei tifosi del pallone mondiali (tra i quali chi vi scrive), risulta mille volte meglio il modo di intendere il calcio dell'attuale Commissario Tecnico della nazionale, coraggioso quanto meno nel provare a giocarsela contro chiunque, ma commutativamente parlando, scambiando l'ordine degli addendi, il risultato rischierebbe seriamente di rimanere il medesimo.

La verità è che l'Italia vista in terra d'Oltremanica ieri sera ha tutto sommato salvato la faccia, ma è uscita annichilita da un punto di vista tecnico nel confronto con i rivali. Quando da una parte puoi schierare fenomeni come Bellingham, decisivo nel procurarsi il rigore del pareggio e nella splendida azione del vantaggio inglese, o Harry Kane, straordinario punto di riferimento offensivo, e dall'altra si risponde con "scarti" come Frattesi e Scamacca, il risultato finale è evidente ancor prima di cominciare a giocare.

Quanto realmente valgano i nostri presunti gioielli, Scalvini, Bastoni, Berardi o Barella, lo si vede proprio in partite come questa e, per carità di patria, mi asterrò dal citare per intero quelli di livello ancor più basso, come Locatelli, Kean o Gatti. Signori, questo passa il convento al momento e di più non si può sperare.

Il confronto con le grandi nazionali come l'Inghilterra è impietoso, contro le grandissime, come Francia o Argentina, improponibile. Difficile del resto ambire a qualcosa di meglio attingendo dai prodotti di una federazione trasformata in circo e covo di clientele da personaggi come Gravina e soci ormai da diversi anni.

Luciano_Spalletti_Inter.jpg
Luciano Spalletti, Вячеслав Евдокимов, CC BY-SA 3.0, da Wikimedia Commons

L'Italia, esattamente come accaduto per l'ultimo girone di qualificazione mondiale, comincia a vedere in lontananza il materializzarsi di un nuovo clamoroso fallimento. In questi casi il copione è più o meno sempre lo stesso: inizialmente l'eventualità appare distante ed improbabile, ma poi, con il passare dei giorni e il susseguirsi delle partite, comincia a prendere dei contorni sempre più definiti.

E questi contorni si chiamano, per uno scherzo del destino, nuovamente Macedonia del Nord (la nazionale che eliminò negli spareggi per i mondiali l'Italia di Mancini) e Ucraina. Intendiamoci, i nostri hanno tutte le carte in regola per battere entrambi gli avversari, o quantomeno per realizzare quei quattro punti nelle ultime due gare, che li porterebbero in Germania come secondi del Gruppo C, ma da qui in avanti, c'è da giurarci, le gambe cominceranno a tremare.

L'aria che si respira intorno alla nostra nazionale, come del resto quella che circonda l'intero calcio italiano, non è delle migliori. Sembrano averlo capito anche i giornali sportivi, che questa mattina, forse per calmare le acque, hanno cominciato a ricordare a tutti a l'esistenza di una terza via per raggiungere la tanto sospirata qualificazione, quella degli spareggi di marzo, ai quali l'Italia è già qualificata, in quanto semifinalista della Nations League.

Uno scenario al quale sarebbe meglio non pensare e che in ogni caso obbligherebbe l'undici di Spalletti a vedersela, se le cose rimanessero cristallizzate alla situazione attuale, contro avversari di tutto rispetto, come Croazia e Polonia. E nel caso non si riuscisse a superare un girone con Macedonia e Ucraina, cosa potrebbe farci sperare in una sorte migliore?

Statemi bene, alla prossima!

Progetto senza titolo (10).jpg

I'm part of ITALYGAME Team

together with:
@girolamomarotta, @sardrt, @mikitaly, @mad-runner, @famigliacurione


Progetto senza titolo (10).jpg


👉 VOTA PER NOI COME WITNESS👈

Progetto senza titolo (10).jpg

THANK YOU.gif

H2
H3
H4
3 columns
2 columns
1 column
7 Comments