"Non ci posso credere!!! Ancora questi strani bipedi dalla buffa ed incerta andatura che si muovono caoticamente, completamente incuranti degli altri membri del branco. Si aggirano con fare confuso, senza alcun istinto che li guidi. Non sono in cerca di cibo, non covano le uova, non curano il nido. Mah, è proprio una bizzarra specie quella degli umani..".
Avrà pensato qualcosa di molto simile il pinguino che per qualche secondo mi ha fissato negli occhi, per poi tornare a sonnecchiare insieme ai suoi simili. Come raccomandato dalla guida, siamo sbarcati a Isla Martillo (Patagonia argentina) in punta di piedi, per non spaventare la distesa di pinguini sparpagliati sulla spiaggia. Trovarsi a soli tre metri (distanza sufficiente per non essere considerati un pericolo), da questi simpatici pennuti acquatici, ti trasmette la stessa emozione che avrà provato un esploratore che scopre una specie animale mai vista prima.
Siamo giusto nel periodo della cova e dello svezzamento dei piccoli, che abitualmente inizia ad ottobre. Le due specie che normalmente popolano l’isola sono il pinguino di magellano e il pinguino papua. Inaspettatamente è presente anche una coppia di pinguino reale, più grandi degli altri, riconoscibili per la caratteristica colorazione giallo-arancio nella parta alta del petto. I maschi si prodigano per rendere i nidi confortevoli, portando erba, paglia ed altro materiale. Meglio non rischiare un piccato battibecco con la signora pingunio, la quale, con il suo fare guardingo, è intenta nella cova e nella cura della vorace prole.
Per assistere a tale spettacolo della natura dal vivo bisogna rivolgersi all'agenzia Piratour in Ushuaia, l'unica autorizzata a far transitare non più di 80 persone al giorno sulla proprietà dell’Estancia Harberton, unico accesso per la pinguinera. Inoltre, compreso nel tour, una veloce visita al Museo Acatushun dove é esposta la più grande collezione al mondo di scheletri completi di mammiferi marini.
immagini dell'autore
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Avrà pensato qualcosa di molto simile il pinguino che per qualche secondo mi ha fissato negli occhi, per poi tornare a sonnecchiare insieme ai suoi simili. Come raccomandato dalla guida, siamo sbarcati a Isla Martillo (Patagonia argentina) in punta di piedi, per non spaventare la distesa di pinguini sparpagliati sulla spiaggia. Trovarsi a soli tre metri (distanza sufficiente per non essere considerati un pericolo), da questi simpatici pennuti acquatici, ti trasmette la stessa emozione che avrà provato un esploratore che scopre una specie animale mai vista prima.
Siamo giusto nel periodo della cova e dello svezzamento dei piccoli, che abitualmente inizia ad ottobre. Le due specie che normalmente popolano l’isola sono il pinguino di magellano e il pinguino papua. Inaspettatamente è presente anche una coppia di pinguino reale, più grandi degli altri, riconoscibili per la caratteristica colorazione giallo-arancio nella parta alta del petto. I maschi si prodigano per rendere i nidi confortevoli, portando erba, paglia ed altro materiale. Meglio non rischiare un piccato battibecco con la signora pingunio, la quale, con il suo fare guardingo, è intenta nella cova e nella cura della vorace prole.
Per assistere a tale spettacolo della natura dal vivo bisogna rivolgersi all'agenzia Piratour in Ushuaia, l'unica autorizzata a far transitare non più di 80 persone al giorno sulla proprietà dell’Estancia Harberton, unico accesso per la pinguinera. Inoltre, compreso nel tour, una veloce visita al Museo Acatushun dove é esposta la più grande collezione al mondo di scheletri completi di mammiferi marini.
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