Dietland: quando il cibo è una droga

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DIETLAND

Fat is not bad


    Accettarsi, sempre  

E' comparsa anche nella mia recente top 30 delle migliori novità seriali dell'anno questa serie (esattamente alla numero 14), ideata da Marti Noxon ed in onda dal 4 Giugno 2018 sulla AMC. E' una serie strana questa Dietland, non molto attesa come concept ma molto molto attesa, invece, per il ritorno sugli schermi di sua maestà Julianna Margulies, fuori dai radar ormai da 2 anni, ormai da quel finale di The Good Wife che l'aveva vista protagonista per ben 7 anni.
In Italia la serie è stata messa online su Amazon Prime Video.

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Nonostante la presenza nel cast di una star come la Margulies la vera star della serie è Joy Nash che qui interpreta Alicia "Prugna" Kittle, burrosissima e insicurissima writer di moda che oramai da tempo non riesce più a scendere a patti con il proprio corpo, che rifiuta, rinnega e vede come causa di tutti i suoi problemi, da quelli personali a quelli professionali. Alicia, infatti, pur essendo una famosa redattrice in grado di rispondere al meglio ai propri lettori e vivere di luce propria con la sua rubrica, non può mostrarsi al pubblico, non può interagire pubblicamente e rivelarsi per quella che è, nascondendosi dietro il nome, il volto e la fama di Kitty Montgomery, spietata capo redattrice della rivista per cui "Prugna" scrive ma per cui non può metterci la faccia perchè troppo grassa.
Ed è da questo tema che si dipana tutto il racconto in un continuo susseguirsi di riferimenti e riflessioni al ruolo che la moda, la pubblicità, il marketing tutto e le grandi corporazioni hanno sulle nostre scelte.
Quante volte scegliamo davvero di essere felici imbracciando armi come la liposuzione, diete dimagranti, creme per il corpo e tutto ciò che ci rende più belle/belli? E' davvero quel che vogliamo? E' forse questo vortice che ci porta tristezza e depressione? Quanto dovremo spingerci oltre nell'inseguire l'apparenza perfetta?
La serie mette al centro di tutto queste domande e lo fa con uno stratagemma molto azzeccato ed originale.


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"Prugna" proverà a far svoltare la propria vita con una decisione drastica: sottoporsi ad un intervento dimagrante. Proprio in quel momento, però, sarà attaccata da tutte le parti da gente che non conosce e che altro non cercherà di fare se non dissuaderla da quella decisione.
E' una specie di cospirazione al contrario quella a cui si assiste, con tante forze a spingere nel verso opposto a quello che le corporazioni, le industri di bellezza e la tv vogliono farci passare. Basta con gli adeguamenti, basta con la rincorsa alla bellezza, è arrivato il momento di accettarsi per quel che siamo, sembrano dire queste voci ad Alicia. Ben presto queste voci si materializzeranno in corpi e volti dietro a questo grande complotto atto a sovvertire lo status quo e liberare la nostra essenza a scapito della apparenza.


Dietland è dunque una serie nuova, nel senso non anagrafico ma concettuale, che prova a dare nuove letture a fenomeni molto preoccupanti e spinge noi stessi a cercare la chiave di volta delle nostre vite. Una serie coraggiosa che però spesso implode su stessa con una sceneggiatura non sempre in formissima ed una messa in scena a volte caotica senza dimenticare un ritorno purtroppo sottotono della sempre stupenda Juliana Marguilies. <br< Un buon prodotto, che non sarà ricordato dalle generazioni future probabilmente ma che può darvi qualche spunto di riflessione se siete alla ricerca di voi stessi o se semplicemente vi appassiona molto il tema del essere vs avere, sostanza vs apparenza.


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Perso tra le montagne di Twin Peaks mi ritrovai ad Albuquerque dove un furgone mi trasportò a Westeros e a Westworld successivamente dove ritrovai una cabina telefonica inglese con un Dottore pronto a giocare a Basket o a Calcio con me e a parlare di sociale, politica, futuro, persi come fossimo sull'isola di Lost.



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