Una poesia contro la guerra. Immagini da un campo di battaglia.
Dopo la battaglia
Terribili tronchi fradici
incinta spezzata la vacca
stona orribile nel quadro
incastrata a sangue violento
immersa nelle lacrime urlanti
lontane, sordo il morto scomposto
lombi nel macello anche stalla
svanisce il fumo puzza la terra
rosa il vestito stropicciato di vene
acquose, le fangose speranze
corse via a spegnersi scomparse.
Prigionieri stranieri sconosciuti
ascoltano incatenati impotenti
schiacciati perdono pesante
seme sangue sguardo
ricordi sbrecciano intonaco
mentre l'altro muore
soffrendo bucato aperto
suona orribile lo stacco
della lacerazione suona
suona silenzioso
lo stacco
verme strappato a pezzi
calato piano a soffocare
nella terra ingoia
suona ingoia perde
ingoia affogato il ragazzo
che volteggia, mattoni
strisciano sulla guancia
scoprendo le ossa biancastre.
Non smette il suono
visto accatastato lana
andata a male verdastra
a chiazze indecifrabili
imputridisce l'occhio molliccio.
Aspetta il carro.
I disegni sono dell'autore
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