Friendship - Amicizia [ENG-ITA Freewrite, day 87]

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Original by @f3nix - The beauty of the Alps & my friends leaving without me..those b#stards!

English Version

"There's this chorus, they need to be accompanied by a guitarist and they asked me if I could recommend one of my students. I thought of you, why don't you contact them?" The Master whispered to me with his monochord voice's tone.

At the beginning I remember that the proposal - appeared before the lesson while I was anxiously opening the custody of my instrument - seemed to me more than flattering. The Master, this shady and authoritative being, among all his students had chosen just me!

I understood later that, in reality, he had simply dumped on me something he did not want to do.

The choral group was composed of about thirty amiable and old men. Those kind of solid oak wood grandpas that you can easily find driving in a country road at 25 mph, hat on top and well boxed in their rusty Buick.

Me and my friend guitarist Mitch often joked about "The Turbine". A lanky gentleman who did not stand out for his singing skills but who, when duly instigated by the choir director, could suddenly activate his proverbial "turbine-mode" and do inhuman things like keeping a note at a very high volume for minutes. All things that made us theorize about the existence of a compressor plugged to his vocal cords.

We traveled everywhere, in Italy and abroad, a bus full of mountain songs, sausages, cheese and loads of fine wine. Usually, with the alcohol into their bloodstream Mr. Turbine added to his usual compressor a third artificial lung, while the entire choir began to sing discovering notes of which not even the aboriginal shamans suspect the existence (and me running after them, trying to creatively tune my guitar in real time).

I realized over time that, in reality, the Master had given me a great gift. Over the years, I had learned a lot from these gentlemen who had become like grandparents for me. First of all the humility and the joy of being together with simplicity.

What can I write about friendship that has not already been written? I'm almost scared to tackle such an immense subject.

We ask for a "friendship" on facebook and on the many social networks, social gears that increasingly integrate with our lives. Platforms that are imbued with our intimacy, becoming part of our inner experience and, sometimes, replacing real emotions with their own plasticized version.

True friendship is the chant and breath of my soul.
Friendship is the greatness of simple gestures, capable to break our dirty glasses made of stupid concerns: suddenly the world becomes a place where unleashed, authentic happiness is possible, where we can laugh together of our foolishness.
Like music, true friendship can make us fly high, bathed in warm sun and light where the air becomes rarefied and crystalline.

Friendship is a very rare commodity, but if I think of you Freewriters, I smile and, while I write, suddenly the bad thoughts shrink. I make little balls of them next to the keyboard, I position them well in line and shoot them away like marbles on a toy track.


I am convinced that great things expect us freewriters. Soon this wonderful initiative of @mariannewest will flourish and we'll become a tight-knit group of true friends, a place where everyone can express themselves freely and let off their creativity while having fun (and becoming together a bunch of massive cetaceans!)

The original post of the Old Steemians Home

Here you find my posts with the adventures of our group of nutty friends:

Just a pillow

Children's games

Versione Italiana

"C'è questo coro, hanno bisogno di essere accompagnati da un chitarrista e mi hanno chiesto se potevo consigliargli un mio studente. Ho pensato a te, perchè non li contatti?", mi disse con la sua voce sussurrata il Maestro.

All'inizio ricordo che quella proposta, rivoltami prima di iniziare la lezione mentre ansiosamente aprivo la custodia del mio strumento, mi era parsa più che lusinghiera. Il Maestro, questo essere ombroso, fra tutti i suoi allievi aveva scelto proprio me!

Capii dopo che, in realtà, mi aveva semplicemente scaricato una cosa che lui non voleva fare.

Il gruppo corale era composto da una trentina di amabili ed agguerriti vecchietti. Si trattava di quei nonni di legno massello che puoi facilmente trovare alla guida in una strada di campagna a 40 Km/h, cappello calcato in testa e ben inscatolati dentro una fiat 126 color verdino ambulatorio.

Io e il mio amico chitarrista Mitch scherzavamo sempre sul "Turbina". Un signore allampanato che di solito non spiccava per le sue doti canore ma che, se debitamente istigato dal direttore del coro, poteva attivare il suo proverbiale "turbina-mode" e fare delle cose inumane, come tenere una nota ad un volume altissimo per minuti. Cose che ci facevano pensare all'esistenza di un compressore attaccato alle corde vocali.

Viaggiammo ovunque, una corriera piena di canti di montagna, salami, formaggi e tanto vino. Solitamente, con l'alcool in corpo il Turbina aggiungeva al suo solito compressore anche un terzo polmone artificiale, mentre l'intero coro iniziava a cantare trovando note di cui nemmeno gli sciamani aborigeni sospettano l'esistenza (e io dietro di loro a creare accordature creative in tempo reale).

Ho capito col tempo che, in realtà, il Maestro mi aveva fatto un grande regalo. Negli anni, avevo imparato molto da questi signori che erano diventati come dei nonni per me. Prima di tutto l'umiltà e la gioia di stare insieme con semplcità e allegria.

Cosa posso dire sul'amicizia che non sia già stato detto? Ho quasi paura di scrivere su un argomento così immenso.

Chiediamo "l'amicizia" su facebook e sui molti social che si integrano sempre di più con le nostre vite. Piattaforme che si impregnano della nostra intimità diventando esse stesse parte del nostro vissuto interiore e, delle volte, sostituendo le emozioni vere con una loro versione di plastica.

L'amicizia vera è per me il canto ed il respiro della mia anima.
L'amicizia è la grandezza di gesti semplici che rompono i nostri occhiali sporchi fatti di stupide preoccupazioni: ecco che il mondo è un posto dove esiste una felicità non comprata, autentica, dove si può ridere insieme.
Come la musica, l'amicizia vera può farci volare alto, immersi di caldo sole e leggeri nell'aria rarefatta e cristallina.

L'amicizia è merce molto rara, ma se penso a voi Freewriters, sorrido e mentre scrivo, di colpo i cattivi pensieri rimpiccioliscono. Ne faccio palline accanto alla tastiera, li metto bene in fila e li sparo lontano come biglie su una pista giocattolo.


Spero e, anzi, sono convinto che presto questa meravigliosa iniziativa di @mariannewest fiorirà e diventeremo un gruppo affiatato di veri amici, un posto dove ognuno può esprimersi liberamente e sfogare la propria creatività divertendosi.

Il post originale della Old Steemians Home

I miei post che parlano del nostro gruppo di svitati:

Just a pillow

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