Immagine di mia proprietà, non corrispondente all'oggetto descritto in questa storia.....
Leggevo qualche giorno fa un simpaticissimo articolo del caro @itegoarcanadei (@itegoarcanadei/tamarrate-varie-e-situazioni-spiacevoli), e nel commento che ho rilasciato a questo post ho scritto che non mi avevano mai puntato un coltello addosso, che non avevo mai provato questo piacere.....
Sbagliato, o meglio, non perfettamente rispondente al vero, in quanto ho passato cinque minuti molto insoliti e inquietanti, è successo molti anni fa, poteva finire male, per qualcuno, me compreso, fortunatamente tutto si è, più o meno, risolto, ecco cosa mi capitò.
Mezzogiorno di una bella giornata di piena estate, vado a cambiarmi per andare a fare una corsetta nel parco vicino al negozio che gestivo in società, assumo un integratore, mi vesto di chiari colori, compreso cappellino e occhiali a specchio, per la massima protezione possibile dall'irradiazione solare.
All'epoca questo negozio era distante meno di un km dall'abitazione dei miei genitori, dove ero nato, cresciuto e vissuto fino ad un paio di anni prima.
Parto dal negozio e prendo un sentierino del limitrofo parco, che mi avrebbe portato dopo poche centinaia di metri a costeggiare l'abitazione natia.
Quando sono ormai nelle sue vicinanze, vedo alla mia sinistra un paio di cani, precisamente 2 Yorkshire, cani di piccola taglia ma estremamente litigiosi e attaccabrighe, e nonostante la stazza decisamente contenuta, un mio amico qualche tempo prima aveva ricevuto un morso in prossimità del Tendine d'Achille, con parziale danneggiamento di quest'ultimo.
Memore di questo fatto, ammetto candidamente di avere paura dei cani, loro lo sentono, ma dalla maggiore età in poi ho trasformato progressivamente questa paura in aggressività, nel senso che, in caso di attacco da parte di un cane, lo fronteggio duramente, io non mi azzarderei mai a toccare anche con un solo dito un animale, ma se vengo assalito, la mia reazione può essere molto alta, in proporzione al pericolo subito.
In questo specifico caso, nei primi metri mi limitai a correre in maniera scomporta, urlando ai cani di andare via, avevo già visto il padrone dei medesimi, che se ne stava lì in dispare senza fare nulla, ma le graziose bestiole non demordevano, anzi, sempre più intraprendenti cercavano di mordere la mia caviglia, ringhiando come due piccoli dannati.
Durò qualche secondo il loro tentativo, finché non rallentai un paio di volte cercando di dar loro un colpo di tacco, senza per altro prenderli, ma questa volta la mia manovra non passò inosservata al padrone dei cani, che si scagliò contro di me, incominciando ad apostrofarmi con tutte le cattiverie possibili e immaginabili, tentando ripetutamente di arrivarmi nel muso, agitava a destra e sinistra le sue mani, ma la natura era contro di lui, come le forze in campo....
Lui, alto sì e no un metroesessanta, braccia e gambe di conseguenza, circa 50-55 anni, io, 28 anni, il picco assoluto della mia forza e forma fisica, 66 kg di peso, tanta potenza e velocità, per cui mi limitavo a controllarlo, anche se mi aveva già rotto le palle, perché sentirmi dare con cattiveria del figlioditroia, testadicazzo, pezzodimerda, bastardo, ti venisse un cancro e altre ancora non è il massimo della vita, in tutta risposta io continuavo a dargli del lei, senza averlo mai insultato.
Vista l'impossibilità pratica di farmi male, questo fenomeno mi dice la seguente cosa, dopo tutte le altre:
"Aspetta, aspetta aspetta che adesso ti sistemo io, figlio di puttana, ti concio per le feste", e immediatamente corse verso la sua vettura, distante non più di 10 metri da noi.
Mi spiazzò con quello scatto, ma prontamente, alla velocità della luce, ripetevo mentalmente pistola-coltello-pistola-coltello-pistola-coltello almeno una decina di volte, prendendo questa simultanea decisione, dopo il seguente ragionamento....
"Se ha la pistola, anche se scappo alla velocità della luce, se è scemo veramente mi spara dietro e potrebbe anche prendermi, anche se dubito, in quanto sarò almeno a 50 metri, ma se lo disarmo prima, non mi spara di sicuro, se ha un coltello non ci sono problemi, potrò fare come meglio credo, in base alla situazione che dovrò affrontare.
Gli corro dietro, lui si fionda in macchina dalla sua portiera, ipotizzo che la portiera del passeggero sia aperta, in quanto doveva pur aver fatto scendere i cani.....
Merda, cazzo, e merda di nuovo, portiera lato passeggero chiuso, in quel momento mi sono sentito perso e in totale balia del destino, ma quando dopo pochi secondi riappare il soggetto mi sono sentito rinvenire.
Brandiva un fermacarte di metallo, con impugnatura e corpo quadrato alla base dell'attaccatura all'impugnatura, che si assottigliava sempre di più sino alla sommità, dove diventava un punteruolo appuntito, capacissimo di penetrare nella carne come uno stiletto.
"Io ti apro, ti squarto, ti sbranco, ti faccio la croce, figlioditroia di un bastardo pezzodimerda, ti ammazzo bastardo, ti cavo dal mondo...." e altro ancora, io di tutta risposta gli dicevo solamente di stare calmo, di stare tranquillo, che sarebbe finita male, in quanto provava ripetutamente ad accorciare la distanza tra noi, cercando di sfruttare la maggiore lunghezza conferitagli dal fermacarte.
Avevo assunto una posizione di guardia, il fatto di non aver visto una pistola aveva aumentato le mie potenzialità a dismisura, saltellavo avanti e indietro, cercando di calcolare esattamente il momento in cui sarei passato al contrattacco, l'idea era quella di sferrargli un calcio nella mano per fargli saltare via il fermacarte, poi sarebbe stato il finimondo, la mia reazione poteva essere illimitata, non ne potevo più, un paio di colpi non mi bastavano, volevo strozzarlo legandogli i suoi adorati cani al collo.
Le sue urla non passarono inosservate, in quanto dopo pochi istanti arrivò un signore, seguito da un secondo, ed infine un mio ex-vicino di casa, ma lui imperterrito che provava ancora ad infilzarmi, finché incominciarono a inveire contro lui collettivamente, dicendogli che lo avrebbero affogato nel lago.
Il più calmo di tutti era il mio ex-vicino, una bravissima persona purtroppo scomparsa alcuni anni fa a causa di un maledetto cancro, che diceva a questo fenomeno che i cani non dovevano stare senza guinzaglio e museruola, che lui aveva visto tutto dal terrazzo di casa sua, e che io non ero assolutamente la persona che lui descriveva, se i cani fossero stati a posto, non ci sarebbe stato nulla, intimandogli al tempo stesso, per evitare che qualcuno si potesse fare male, di riporre quel fermacarte.
Nonostante la sua reticenza, alla fine gettò il fermacarte dentro la macchina, e un paio di signori si misero tra noi, la voglia di sganciargli due cazzotti di quelli cattivi mi aveva assalito di brutto, ma cercavo di controllarmi, di certo l'imbecille non faceva nulla per spegnere quella tentazione, continuava a insultarmi come se non ci fosse un domani, al punto tale che arrivò un fortissimo "Basta, basta, la smetta altrimenti finisce male!!!" da parte dei nostri interlocutori.
Ricomposta, almeno parzialmente, una sorta di simbolica pace, l'individuo ugualmente non smetteva di inveire contro di me, fu allora che dissi la seguente frase:
"Dai, dai, continua pure, adesso intanto prendo il numero di targa, e domani so dove andare..."
"Dato che ci sei, prendi anche questo!!!", disse lo scherzodinatura, saltando come un ossesso e impugnando al tempo stesso i suoi genitali e l'appendice soprastante.
"Quello non mi interessa, mi fa schifo, continua pure a insultare, domani avrai una gradita sorpresa..."
Mi allontanai riprendendo l'allenamento interrotto, non prima di aver ringraziato gli intervenuti, non contento di tutto lo schifo che aveva fatto prima, l'essere immondo mi sferrò un calcio, o meglio, tentò di sferrarmi un calcio, perché con la coda dell'occhio lo vidi partire, e scartai il colpo, senza reagire, dicendogli solamente di ringraziare il suo dio che non avevo voglia di sporcarmi le mani con lui.
Il mattino seguente andai in Questura, due alternative, o denuncia o richiamo da parte delle Forze dell'Ordine al soggetto, optai per il secondo rimedio, quello meno invasivo, ma in seguito venni a sapere che anche di fronte agli agenti si lasciò andare a un paio di affermazioni pesanti al mio riguardo, me lo disse un mio conoscente delle Forze dell'Ordine, intimandomi di lasciarlo perdere perché non era una gran persona, non lo rividi più, anche perché dopo qualche anno morì, la notizia non mi rattristò minimamente....