Una notte senza lupi

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Da Villa Cerro Castillo in un paio di ore arriviamo a Coyaique, ma da qui non ci sono coincidenze per proseguire fino la mattina del giorno dopo. Ci sistemiamo in un ostello vicino al terminal dei bus e qui ceniamo con un pollo arrosto con patate comprato al supermercato. Finalmente un pasto sostanzioso dopo la grande scalata. La città brulica di gente che si dirige nella piazza centrale per curiosare tra i banchetti di artigianato locale. Ci tratteniamo da fare acquisti, non c'è spazio nei nostri zaini per souvenir o regali, non siamo certo turisti ma avventurieri con molti giorni a venire.

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Il giorno seguente sveglia all'alba per prende posto sul bus per Puyuhuapi, piccolo paese di origini tedesche, affacciato nella parte finale di un fiordo lungo due chilometri. Dopo cinque ore di curve e tornanti arriviamo a destinazione. Recuperiamo il bagaglio sotto una fitta pioggia che ci infradicia in pochi secondi. Suoniamo alla porta di tre ostelli ma sono tutti al completo e per passare da una parte all'altra della strada dobbiamo circumnavigare pozzanghere dall'estensione di piccoli laghi.

Alla fine troviamo posto all'Hospedaje Las Brisas, una scricchiolante casa in legno su due piani, ammobiliata con cruda semplicità ma sorprendentemente asciutta. In cucina davanti alla stufa asciughiamo i vestiti, per poi cenare con una dignitosa pasta col tonno. Quindi saliamo nella nostra stanza per coricarci presto, tendendo l'orecchio al suono della pioggia che picchietta sulle lastre della finestra, grati di stare all'asciutto, in una notte in cui nemmeno il più solitario dei lupi si agirerebbe all'aperto.

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