Con il sorriso - 12° parte


Immagine CC0 creative commons

L'emozione e la gioia per il ritorno a casa vennero bilanciate in senso negativo dai tanti problemi di ordine pratico e fisico che il ragazzo si trovò a fronteggiare, la terapia anti-dolorifica andava lentamente scemando, era necessario che Claudio prendesse effettivo contatto con questa nuova realtà perennemente in evoluzione, senza troppi filtri dovuti all'utilizzo di potenti farmaci di derivazione oppiacea, incompatibili con la necessità di ripresa, attraverso tutta una serie di esercizi che implicavano la consapevolezza dei transitori limiti corporei.

Claudio aveva già, nel proprio scantinato, una palestra dotata di ogni attrezzo per tonificare tutti i singoli distrezzi muscolari, passati alcuni giorni in cui l'unica attività fisica che si concesse furono leggere camminate distensive con la sua amata Marina, improvvisamente girò pagina, progettando e mettendo in pratica un sofisticato programma di rieducazione e potenziamento fisico, con il preciso obiettivo di ritornare quello di prima.

Una bella sera Marina si fermò a casa sua, i figli avrebbero dormito con i nonni materni, sarebbe stata una notte speciale, la prima passata insieme, la prima di una serie ad iniziali fasi alterne, in quanto non ci sarebbe stata la continuità assoluta, ma la voglia di costruire insieme un futuro avrebbe prevalso su tutto, l'amore finalmente doveva trionfare nella vita della ragazza, e di riflesso anche nella vita del ragazzo, o almeno questo era il loro intento.

Dopo tante coccole sul grande divano del salotto-ingresso, i ragazzi salirono al piano superiore, prendendo la strada della camera da letto, pur non essendo completamente scomparsi i dolori nella zona inguinale, Claudio aveva voglia di lei, e lei di lui, l'organo era pronto, anche se per certi versi dolorante, i loro corpi nudi si cercavano e si intrecciavano nella comodità del letto del ragazzo, finché con tutta l'accortezza possibile si cercò la penetrazione, con la ragazza che si portò sopra all'appendice maschile, adoperandosi al massimo per agevolare l'ingresso nella sua cavità uterina.

Giunti a metà percorso, piacere e dolore si alternavano nel corpo di Claudio, da una parte la gioia e l'emozione di sentire finalmente sua l'amata compagna, dall'altra la consapevolezza che la situazione non era ancora stabilizzata, che prima di cantare vittoria e poter dire che tutto fosse a posto ce n'erano di tappe da fare.

Marina dalla posizione eretta scese a baciare teneramente Claudio, cercando di incoraggiare e dargli la forza di continuare ad andare avanti, i loro cuori palpitavano dall'emozione, quasi che fosse la loro prima volta assoluta, ed in un certo senso era così, entrambi desideravano ricominciare, ripartire a perlustrare l'altrui corpo, per dare e ricevere amore, piacere e godimento, si lasciarono andare e si scambiarono tantissime effusioni, finché le due parti centrali si unirono completamente, il traguardo era finalmente raggiunto, il ragazzo era entrato per tutta la lunghezza possibile dentro la ragazza.

Si guardarono intensamente negli occhi, che si inumidirono per la soddisfazione e l'appagamento raggiunto, ma purtroppo fu un successo di brevissima durata, la semplice pressione della cavità interna della ragazza furono sufficienti a scatenare dolori lungo tutta l'estensione del membro di Claudio, che fece appoggiare su un fianco Marina, uscendo lentalmente dal suo corpo fino alla completa estrazione.

Erano lì, ansimanti, confusi e persi in mille pensieri contrastanti, ma la ragazza non poteva desistere, non poteva finire così la loro prima notte insieme, non era giusto, dopo tutto quello che aveva passato, dopo tutto quello che aveva passato Claudio, dopo tutto quello che avevano passato, per cui gli diede un appassionato bacio, per poi scendere verso la virilità maschile, iniziando un delicatissimo lavoro di bocca, e portando il proprio sesso a contatto con le altrui labbra, cercando piacere in quest'altra classica posizione sessuale.

La situazione migliorò decisamente, il dolore si attenuando notevolmente, lasciando lo spazio al piacere ed al godimento, l'eccitazione salì progressivamente di livello finché sincronizzarono gli stimoli e finalmente Claudio manifestò concretamente il picco emozionale raggiungendo l'orgasmo, anche se la situazione peggiorò proprio sul più bello, al momento dell'espulsione del liquido seminale, perché un grande dolore si irradiò dalla base dei testicoli fino all'estremità del membro.

Marina si abbandonò contemporaneamente all'orgasmo, che fu logicamente molto più appagante, in quanto totalmente privo di fastidi, ma dopo pochi istanti prese tra le braccia Claudio, portando la sua testa contro il proprio seno, accarezzandolo dolcemente, rincuorandolo con parole calde ed emozionanti, era il suo amore, il suo nuovo amore, aveva bisogno di lei in quel momento più che mai, ma sentiva in cuor suo che avrebbe potuto fare completo affidamento su di lui in futuro, quando per qualsiasi ragione o motivo avrebbe avuto bisogno.

Andarono insieme in bagno, Marina chiuse il tappo della vasca aprendo i rubinetti, nel tempo di attesa del riempimento si dedicò alle parti intime di Claudio, regalandogli il più sensuale e meraviglioso dei lavaggi, posizionandosi esattamente dietro al ragazzo, incollando il proprio corpo al suo, le mani della ragazza detergevano con soffice schiuma tutto l'apparato genitale, indugiando nell'accarezzamento dell'asta, che tante soddisfazioni future le avrebbe riservato, per poi condurre lentamente nella vasca il proprio uomo, abbandonandosi tra le sue forti braccia, lasciandosi piacevolmente suggestionare dall'atmosfera profumata da pregiati sali da bagno che aveva disciolto nell'acqua, era un momento paradisiaco, finalmente si sentiva donna, si sentiva viva, si sentiva, soprattutto, amata ed apprezzata.

Continua.....

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